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I consensi che ci sono stati accordati nel primo turno delle elezioni del Rettore dimostrano quanto ampia e largamente maggioritaria sia, nell’Ateneo, la volontà di discontinuità e di cambiamento nei metodi di governo e nella politica universitaria.Il risultato elettorale fa emergere una diffusa adesione ad un progetto di autonomia universitaria che connoti:
• i rapporti all’interno dell’Ateneo, sulla base di un sistema di regole che leghi l’autonomia e la responsabilità delle strutture a meccanismi di programmazione e valutazione, liberandole da arcaiche e poco trasparenti contrattazioni individuali;
• i rapporti esterni dell’Ateneo, per una interlocuzione e una collaborazione con le altre Istituzioni e con i soggetti economici e sociali, fondata su un progetto ed una strategia di formazione e di ricerca.Elementi imprescindibili di questo progetto e, di conseguenza, dell’impegno programmatico di un candidato Rettore, a nostro avviso, sono:
1. la totale indipendenza dell’Università e del suo Rettore dagli schieramenti politico-partitici;
2. meccanismi di nomina nei ruoli dirigenti dell’Ateneo, basati sulle competenze e sulla professionalità, accertate in modo trasparente sulla base dei curricula, fuori da ogni logica lottizzatrice;
3. metodi trasparenti e formazione condivisa del bilancio dell’Ateneo, basati su una logica di programmazione;
4. allocazione delle risorse finanziarie ed umane basate su criteri oggettivi, predeterminati e condivisi;
5. la centralità degli studenti e il loro coinvolgimento nel processo di razionalizzazione di una offerta formativa di qualità e una politica di ampliamento del diritto allo studio e di potenziamento dei servizi;
6. una politica dei rapporti con il personale tecnico-amministrativo, rispettosa dei contratti, attenta ai bisogni delle strutture, che potenzi l’Organico riducendo il precariato e che esalti e sviluppi le professionalità esistenti mediante una formazione adeguata;
7. una politica sanitaria, e in particolare una gestione del Policlinico, che assicuri qualità, efficienza e trasparenza, a partire dalla individuazione dei suoi dirigenti.
8. una nuova strategia dei decentramenti, che eviti iniziative estemporanee e realizzi l’Ateneo a rete;
9. la centralità della ricerca e l’internazionalizzazione dell’Ateneo;
10. una revisione partecipata dello Statuto che ammoderni il governo dell’Ateneo, anche nei suoi rapporti con le strutture decentrate e nel ruolo e nella presenza delle rappresentanze.Coerentemente con il risultato elettorale, per evitare che ulteriori disponibilità avvengano senza un vero confronto risolvendosi in contatti meramente individuali e schermaglie tattiche, nella trasparenza dei chiari impegni programmatici assunti, è stata concordata una convergenza sulla candidatura del prof. Antonino Recca e invitiamo, quindi, coloro che ci hanno già espresso il loro consenso e chi non lo ha fatto, ma condivide il progetto, a votare nel prossimo turno elettorale del 2 ottobre il prof. Recca.

Antonio Pioletti
Antonino Recca