SENATO ACCADEMICO 25.6.2001

 

19) Programmazione annuale - esercizio finanziario 2002.

 

Delibera n. 223 - 2000-2001

 

            Il Rettore dà la parola al Direttore Amministrativo il quale informa il Senato che ai sensi dell’art. 10, comma 4, del Regolamento per l’Amministrazione, la Contabilità e la Finanza, viene presentata la relazione per evidenziare le risorse finanziarie dell’esercizio 2002, anche al fine della loro ripartizione alle strutture decentrate.

            Il sistema di pianificazione adottato dall’Università di Catania trova corrispondenza con i recenti sistemi gestionali (L. 25.11.1999 n. 208 - Adeguamento dei sistemi contabili degli enti ed organismi pubblici), e nel contempo l’Ateneo, anche se ormai ha consolidato la logica del budget, deve, alla luce della nuova normativa, indirizzare la propria gestione contabile delle strutture decentrate per centri e per programmi, così come già avviene per l’Amministrazione centrale.

            Il processo relativo al decentramento amministrativo contabile ha consentito di individuare le risorse delle singole strutture, ma è  indispensabile monitorare continuamente l’andamento di tutte le gestioni, sia per ottemperare alle specifiche richieste da parte dei vari Ministeri, al fine di omogeneizzare i conti pubblici per la verifica  ed il consolidamento delle risultanze, sia per  la gestione della cassa a causa del sistema di fuori uscita dalla Tesoreria Unica, secondo le modalità previste dal decreto n. 152772 del 3 giugno 1999 del Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, di cui l’Ateneo catanese risulta essere una delle tre Università sperimentali.

            Il sistema del decentramento adottato dall’Università, al momento, ha solo snellito alcuni processi relativi alla spesa corrente, ma di fatto ha causato  un rallentamento generale per quanto concerne lo sviluppo gestionale, appesantendo, tra l’altro, l’assetto organizzativo ed informativo generale, tant’è che il nuovo modello finalizzato alla creazione di un ordine contabile, fiscale e previdenziale, in corso di studio, darà maggiore tranquillità ai responsabili delle strutture ed istituirà un clima di condivisione utile al processo di miglioramento.

            Per il 2002 l’Università potrà fondare la propria programmazione su un ammontare di risorse finanziarie previste, in linea di massima, per 404 miliardi di lire.

 

                       

            Per quanto concerne la canalizzazione delle suddette risorse, viene riportata, alla fine della presente relazione, una specifica tabella di destinazione.

            La destinazione delle risorse è così programmata:

 

1.    Le somme a favore dell’Amministrazione centrale risultano pari a quelle dell’esercizio in corso.

 

2.    I progetti più rilevanti da definire con il prossimo bilancio di previsione, sono:

 

·      i posti aggiunti Dottorati di Ricerca;

·      le somme, di cui alla L. 398/89, a carico dell’Università;

·      la programmazione edilizia e la manutenzione straordinaria;

·      le borse di studio di Ateneo;

·      gli interventi a favore degli studenti.

 

3.                Gli stanziamenti per le indennità a favore del personale ed altro,  al momento, si prevedono  per un ammontare di 11.350 Ml,   dei quali i  più rilevanti sono i seguenti:

 

·      CCNL 98/00 personale tecnico – amministrativo;

·      servizio mensa;

·      fondo per i dirigenti;

·      indennità per gli organi di governo;

·      commissioni concorso.

 

4.    - Le economie stipendiali, per motivi cautelativi, sono sottostimate del 20% circa.

- Le entrate contributive sono state diminuite del 10% rispetto all’ultimo assestamento dell’esercizio 2000.

 

            Tali risorse saranno, comunque, soggette a conguaglio durante la fase di assestamento definitivo 2001, fermo restando che la consistenza dei risparmi stipendiali sarà effettivamente accertata soltanto a chiusura di esercizio.

            Inoltre,  per l’esercizio 2002, occorre definire e programmare, fin d’ora:

§      il prelevamento dai budgets delle Facoltà interessate della quota  ministeriale di  £. 1.001.000.000 (partite di giro) riguardante la retribuzione dei collaboratori ed esperti linguistici, a tempo indeterminato, il cui fondo complessivo per anno ammonta a £. 2.425.536.000.

 

            Resta, invece,  a carico di ogni Facoltà la spesa inerente al predetto personale a tempo determinato.

 

§      Da un esame condotto dall’Amministrazione centrale, nel corso del primo semestre del corrente esercizio, una volta completato il processo di dipartimentalizzazione,  è emersa la necessità di “ricalcolare” le quote delle “dotazioni storiche” dei dipartimenti di vecchia e nuova istituzione, alla luce delle afferenze, via, via intervenute.

 

§      Si propone di potenziare le entrate dei dipartimenti, attraverso altri meccanismi di auto-finanziamento, come ad esempio, far confluire a queste strutture, a titolo di funzionamento generale, una percentuale, pari al 10%, di tutte le entrate derivanti dalla ricerca, comprese quelle trasferite direttamente dall’Amministrazione centrale ed esclusione di quelle su cui viene applicato già un prelevamento con percentuali stabilite  (es. C.N.R.).

   In tal caso saranno date precise direttive sulla modalità del prelevamento e su come giustificare il prelievo.

 

            Per gli interventi finanziari esterni provenienti dal Consorzio per il Potenziamento di Ateneo (C.P.A.) sarà richiesto al Consiglio di Amministrazione del C.P.A. medesimo, di finalizzare, a partire dall’esercizio 2002, i finanziamenti a favore dei Dipartimenti dell’Ateneo, soltanto per l’acquisto di attrezzature, fermo restando che detti contributi dovranno essere giustificati, annualmente, al predetto Consorzio.

 

            Sono da prevedere, altresì, ulteriori destinazioni a favore delle strutture decentrate per:

 

§         ricerca Ateneo;

§         assegni di ricerca;

§         interventi per mancata o per minore erogazione da parte della Regione Siciliana per acquisto attrezzature didattiche e dotazioni librarie;

§         spese comuni (trattenute dai budgets di Facoltà);

§         rimborso tasse studenti.

 

5.    Gli stipendi al personale necessitano di un attento esame perché si abbia una garanzia della copertura finanziaria; il monitoraggio di questa spesa,  risulta indispensabile per il controllo finanziario del bilancio a seguito dell’impatto che lo stesso subirà per effetto dei nuovi posti.

 

            Risulta, ormai chiaro, che le economie stipendiali che derivano dal pensionamento o dal trasferimento del personale devono essere utilizzate anche per coprire i costi pluriennali per tutto l’arco temporale della carriera del personale stesso, stante la minore entrata ministeriale derivante dalla progressione di carriera.

            Occorre tener conto, infine, degli aumenti stipendiali, per il personale tecnico ed amministrativo, derivanti dall’applicazione del CCNL 98/00 e della Legge 63, nonché la costituzione dello stanziamento di bilancio (2.425 Ml) per i collaboratori ed esperti linguistici a tempo indeterminato.

            L’Amministrazione dovrà, inoltre, garantire e prevedere, nell’ambito delle risorse programmate, un equilibrio di bilancio, per effetto di possibili diminuzioni ministeriali legate a finanziamenti di natura flessibile (riequilibrio,   piani di sviluppo, ecc.).

            Per quanto concerne la canalizzazione delle risorse finanziarie, qui di seguito si riporta la tabella riepilogativa di destinazione:

 

 

            Prima di concludere la relazione, il Direttore Amministrativo segnala l’esigenza che le strutture decentrate, conosciuti i singoli budgets dell’esercizio 2002,  facciano pervenire all’Area finanziaria:

 

§         il piano finanziario delle somme che destineranno ad altre strutture;

§         i bilanci di previsione entro la data che sarà comunicata con apposita nota rettorale;

§         l’elencazione delle risorse esterne iscritte nei propri bilanci, in quanto con il sistema di fuori-uscita dalla T.U. non è più possibile acquisire direttamente tali informazioni.

 

            Per quanto sopra il Rettore invita il Senato ad esprimere le proprie determinazioni in merito.

 

            Sull’argomento si svolge una approfondita discussione.

 

Il Prof. G. Li Volsi, con riferimento alle spese comuni della Città Universitaria, fa presente che sarebbe opportuno trattenere direttamente ai singoli Dipartimenti coinvolti le somme dovute, anziché alle Facoltà per evitare a queste ultime difficili operazioni di ripartizione delle spese.

 

Il Preside Prof. A. Recca suggerisce che venga previsto nel prossimo bilancio di previsione un apposito fondo da destinare a nuovi bandi di concorso per docenti.

 

Il Prof. S. Fisichella ritiene che sia giunto il momento di una verifica del processo di Dipartimentalizzazione. Suggerisce l’accorpamento di alcuni piccoli dipartimenti che complicano l’attività gestionale complessiva dell’Ateneo.

 

Il Prof. M. Lattuada fa rilevare la carenza nelle strutture decentrate sia di personale tecnico-amministrativo che docente.

 

Il Prof. G. La Via fa rilevare che molti fondi esterni non possono essere diminuiti della quota generale del 10% da destinare a spese di funzionamento dei Dipartimenti. Con riferimento al contenzioso dei lettori suggerisce l’adozione di un piano di rientro dei fondi che l’Amministrazione ha dovuto sostenere, a carico di quelle Facoltà che usufruiscono del servizio di detto personale.

 

            Al termine il Senato:

 

-       vista la relazione dell’Ufficio;

-       vista la relazione sulla Programmazione annuale relativa all’esercizio 2002;

-       ai sensi dell’art. 10, comma 4, del Regolamento per l’Amministrazione, la Contabilità e la Finanza;

 

approva la Programmazione annuale relativa all’esercizio 2002.