SENATO ACCADEMICO DEL 23.6.2003
10) Valutazioni comparative professori di
I, II fascia e ricercatori.
Delibera n. 246 – 2002-03
Il Rettore preliminarmente riferisce in
merito allo stato di notevole difficoltà finanziaria che stanno
attraversando gli Atenei Italiani e che incide in maniera grave sulla normale
gestione delle singole Università. La problematica è stata affrontata ancora
una volta dalla recente Assemblea della CRUI che ha assunto una forte e decisa
posizione di protesta nei confronti del Governo, rinviando ad una assemblea straordinaria che si terrà nel mese di luglio,
un ulteriore approfondimento della questione e l’assunzione di eventuali
provvedimenti nel caso in cui non dovessero essere assunti dal Governo i
provvedimenti richiesti.
Altresì, desta preoccupazione il fatto
che non è stato ancora emanato il decreto di assegnazione
del FFO. La situazione di cassa è particolarmente precaria anche per il mancato
trasferimento delle risorse da parte dei Consorzi e degli altri Enti
finanziatori dei Corsi attivati presso le sedi decentrate. Le difficoltà
evidenziate non potranno consentire di coprire lo scatto biennale previsto per
i docenti e l’applicazione di altri adeguamenti
contrattuali. La gravità della situazione impone anche una revisione
delle modalità di assegnazione delle supplenze e di contratti di insegnamento.
Alla luce del quadro generale descritto
non appare possibile pensare di bandire nuovi posti. Le proposte deliberate
dalle Facoltà, nel caso in cui la situazione lo consentirà,
saranno riproposte nelle prossime tornate.
Sull’argomento si apre la discussione.
Interviene
il Sig. F. Aguglia il quale fa presente che della difficile situazione
finanziaria dell’Ateneo catanese ne risente in prima
persona il personale tecnico amministrativo che a tutt’oggi
non vede applicato il biennio economico 2000-2001. Lamenta la mancanza del
pagamento degli stipendi a causa delle difficoltà
finanziarie che impediscono l’applicazione delle spettanze contrattuali.
Il
Preside Prof. N. Mineo
ritiene opportuno che la posizione della CRUI venga
fatta propria dalle Conferenze dei Presidi.
Il
Preside Prof. A. Pioletti fa rilevare che la grave
situazione evidenziata dal Rettore mette in serio pericolo l’apertura del
prossimo anno accademico. Fa presente che non è più possibile
accontentarsi di promesse, ma occorre pretendere misure concrete da parte del
Governo. Infine esprime solidarietà al personale tecnico amministrativo.
Il
Sig. B. Tinghino
nell’esprimere solidarietà al personale tecnico amministrativo ritiene
opportuno che il Senato presenti un documento unitario al Governo.
I
Proff. S. Casale, A. Recca
e C. Spitaleri, fanno
propria la proposta del Magnifico Rettore, e quindi voteranno a favore della
stessa, di non bandire alcun concorso nella sessione di luglio, solo come forma
di protesta verso l’operato del Governo Nazionale.
Ricordano però che un certo numero di
concorsi, di alcune Facoltà, erano già stati
programmati con accertamento della disponibilità di budget sia da parte del
Senato che da parte del Consiglio di Amministrazione.
Il
Preside Prof. R. Pucci, preso atto della necessità
del blocco dei concorsi, esprime la sua vibrata
protesta nei confronti del Governo, che continua a dimostrare
Il Rettore è vicino al personale tecnico
amministrativo impegnandosi ad individuare le adeguate soluzioni per rispondere
alle legittime aspettative.
Invita
i Presidi a farsi promotori delle opportune iniziative da assumere nelle
rispettive Conferenze di Presidi.
Al termine il Senato:
ribadisce con forza la posizione già assunta nelle
precedenti sedute del 16.12.2002 e 28.04.2003;
esprime solidarietà al personale tecnico
amministrativo per le difficoltà applicative del nuovo biennio economico
2000-2003;
fa propria la richiesta della CRUI in data
19.06.2003 in merito alla immediata assunzione da parte dello Stato degli oneri
derivanti dagli incrementi stipendiali dal personale universitario, con
recupero del pregresso, nonché alla predisposizione di un piano di investimenti
nelle università pubbliche, statali e non statali, da prevedere già in sede di
approvazione del DPEF e la cui attuazione inizi con la prossima Legge
Finanziaria e che preveda un significativo stanziamento aggiuntivo ogni anno
per i prossimi 3 anni.
Altresì, il Senato delibera
di soprassedere ai bandi di valutazioni comparative per la
sessione di luglio ivi compresi quelli già programmati in sedute
precedenti.
Il
Senato, infine, approva la seguente mozione:
“Gli
Organi collegiali dell’Università di Catania, ribadendo
quanto già espresso in precedenti occasioni, denunciano all’opinione pubblica
la gravità della situazione finanziaria del sistema universitario e,
specificatamente, l’insostenibilità di un modello che attribuisce alle
autonomie di Ateneo l’onere e la responsabilità di attuare impegni di spesa per
il personale docente tecnico e amministrativo decisi in sede governativa e non supportati da un corrispondente
trasferimento di risorse.
L’Università
è una funzione pubblica di interesse generale e
rappresenta in una economia moderna il principale punto di forza nel confronto
con il sistema internazionale e con la domanda di innovazione che viene dal
mondo produttivo e dal sistema istituzionale e sociale.
Un
investimento decrescente nel sistema universitario rappresenta un indebolimento
generale della capacità dell’intero Paese di stare al passo con i processi
mondiali di qualificazione delle risorse umane, di ricerca strategica, di innovazione nei servizi.
Un
finanziamento equo e adeguato alle singole Università rappresenta una garanzia di equilibrio territoriale e sociale nei processi di
formazione delle giovani generazioni di professionisti e consente di
salvaguardare il fondamentale principio di democrazia rappresentato dalla pari
opportunità nell’accesso all’istruzione superiore.
Un
finanziamento che garantisca sicurezza delle retribuzioni del personale
docente, tecnico e amministrativo è il fondamento della serenità necessaria per
lavorare al massimo e sostenere la competitività del sistema universitario
italiano in Europa.
Gli
Organi collegiali dell’Università di Catania, pertanto, riaffermano la
necessità dell’adeguamento e del consolidamento del finanziamento ordinario in
modo da comprendere anche i costi aggiuntivi derivanti dagli impegni
contrattuali (anni 2001, 2002, 2003) e dalle rivalutazioni, recuperando le
spese sostenute negli anni precedenti, sollecitando l’immediata erogazione
delle risorse necessarie a garantire l’adempimento degli obblighi nei confronti
del personale docente, tecnico e amministrativo, chiedono un finanziamento
straordinario dell’enorme sforzo aggiuntivo imposto dalle riforme in corso di attuazione, si impegnano a sostenere in tutte le sedi le
giuste e legittime istanze dell’Ateneo e delle persone che in esso lavorano”.